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Cultura,  Società

Ricomincia la scuola. Come sarà quest’anno?
Si inizierà tra i banchi oppure in videoconferenza?

Tra un po’ ricomincia la scuola. Ma quest’anno sarà sicuramente un anno inedito e particolarissimo. Si inizierà tra i banchi oppure in videoconferenza? E qualora si riuscisse nel primo intento (la scuola in presenza) per quanto e come si riuscirà a garantire? Dite la verità, non avreste mai pensato di porvi queste domande solo un anno fa, poiché la scuola in classe è sempre stato un punto fermo della vostra vita. Un principio incontrovertibile…eppure, a causa del Covid-19, purtroppo non è più così.

In realtà, in modalità digitale o fisica, la scuola è importante perché permette l’alfabetizzazione e la crescita individuale. Talmente importante che dal 17 novembre del 1965 l’UNESCO ha istituito una giornata mondiale dedicata, che ricorre l’8 settembre. La Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione ricorda alla comunità internazionale l’importanza dell’alfabetizzazione. Il Che affermava che:

“Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare.” (Che Guevara)

La Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione

Ufficialmente chiamata “International Literacy Day”, anche quest’anno si propone di approfondire temi strettamente legati all’attualità della conoscenza. Il motivo conduttore non può essere che la pandemia che imperversa sul nostro pianeta. La Giornata internazionale dell’alfabetizzazione 2020 si concentrerà infatti su “Insegnamento e apprendimento dell’alfabetizzazione nella crisi COVID-19 e oltre”. In particolare si soffermerà sul ruolo degli educatori e sul cambiamento della pedagogia. Tema centrale sarà anche la didattica a distanza. La giornata offrirà anche l’opportunità di formulare politiche, sistemi, governance e misure efficaci che possano supportare gli educatori e l’apprendimento.

Purtroppo il discorso dell’alfabetizzazione è ancora scottante. Forse non tutti sanno che:

  • Ad oggi 773 milioni di adulti e giovani non dispongono di competenze di base in materia di alfabetizzazione, più del 60% è rappresentata da donne;
  • Addirittura 617 milioni di bambini e adolescenti non raggiungono livelli minimi di competenza in lettura e matematica;
  • Durante la fase iniziale della pandemia, le scuole sono state chiuse interrompendo l’istruzione del 62,3% della popolazione studentesca mondiale di 1,09 miliardi (dati UNESCO).
  • Molti giovani e adulti con competenze di alfabetizzazione nulle o scarse hanno avuto un accesso limitato alle informazioni salvavita per la pandemia.
Didattica-a-distanza
La ormai nota didattica a distanza

Dunque ricomincia la scuola. Come sarà quest’anno? Le incognite sono tante. Quindi è importantissimo che questa occasione funesta non aumenti le differenze tra chi può e non può permettersi di ricevere un’educazione (vuoi per i carenti mezzi tecnici o per le scarse competenze tecnologiche, anche degli educatori). Inoltre bisogna cogliere l’occasione per migliorarsi ed imparare ad apprendere e insegnare in modi sempre nuovi ed eterogenei perché:

“Gli analfabeti del futuro non saranno quelli che non sanno leggere o scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare, e imparare di nuovo.” (Alvin Toffler)

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