
Caravaggio: guida ai 10 Capolavori da non perdere
Una mostra epocale a Palazzo Barberini a Roma celebra il genio di Michelangelo Merisi.
Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio (1571–1610), è uno dei pittori più rivoluzionari della storia dell’arte. La sua pittura ha infranto le convenzioni del suo tempo, introducendo un realismo drammatico e un uso innovativo della luce e dell’ombra (chiaroscuro) che hanno influenzato generazioni di artisti. La sua vita turbolenta, segnata da successi artistici e scandali personali, ha contribuito a creare il mito dell’artista maledetto. Ecco per te “Caravaggio: guida ai 10 Capolavori da non perdere”.
La mostra “Caravaggio 2025” a Palazzo Barberini, aperta fino al 6 luglio, rappresenta un evento senza precedenti. Con 25 opere esposte, tra cui capolavori provenienti da collezioni private e musei internazionali, l’esposizione offre un’opportunità unica per esplorare l’intera parabola artistica di Caravaggio, dai primi anni romani fino agli ultimi giorni della sua vita. La mostra è curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, e si inserisce nel contesto del Giubileo, attirando visitatori da tutto il mondo.
Piccola guida a 10 opere di Caravaggio
I Bari (1595)
Descrizione: Una scena di gioco d’azzardo in cui un giovane ingenuo viene truffato da due bari.
Analisi artistica: Quest’opera rappresenta uno dei primi esempi della “pittura comica” di Caravaggio, caratterizzata da scene di genere con un forte realismo. L’uso della luce è ancora morbido, ma già si intravede la maestria che caratterizzerà le opere successive.
Curiosità:
- L’opera è stata acquistata dal Kimbell Art Museum di Fort Worth, Texas.
- È considerata una critica sociale alla corruzione e all’inganno.
- Il dipinto ha influenzato numerosi artisti successivi nel rappresentare scene di vita quotidiana.

I Musici (1595–1596)
Descrizione: Quattro giovani intenti a suonare strumenti musicali, immersi in un’atmosfera intima.
Analisi artistica: L’opera mostra l’interesse di Caravaggio per la musica e la rappresentazione della giovinezza. La composizione è equilibrata, con un uso sapiente della luce che evidenzia i volti e gli strumenti.
Curiosità:
- Il dipinto è conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
- Si ritiene che uno dei modelli sia il giovane Cecco del Caravaggio.
- L’opera è stata commissionata dal cardinale Francesco Maria del Monte.
Santa Caterina d’Alessandria (1598–1599)
Descrizione: La santa è raffigurata in abiti sontuosi, con la ruota del martirio accanto.
Analisi artistica: Caravaggio unisce il sacro e il profano, rappresentando la santa con tratti realistici e sensuali. La luce mette in risalto il volto e le mani, creando un contrasto con lo sfondo scuro.
Curiosità:
- L’opera è conservata al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
- Si ipotizza che la modella sia la cortigiana Fillide Melandroni.
- Il dipinto è stato acquistato da Antonio Barberini nel 1628.
Marta e Maria Maddalena (1598–1599)
Descrizione: Le due sorelle sono raffigurate in un momento di riflessione e conversione.
Analisi artistica: Caravaggio cattura l’intimità del momento, con un uso delicato della luce che illumina i volti e le mani delle protagoniste. La composizione suggerisce un dialogo interiore tra le due figure.
Curiosità:
- Il dipinto è esposto al Detroit Institute of Arts.
- La scena rappresenta la transizione dalla vita mondana alla spiritualità.
- L’opera è un esempio della capacità di Caravaggio di rappresentare emozioni complesse.
Giuditta che decapita Oloferne (1599–1602)
Descrizione: Giuditta è raffigurata nel momento in cui decapita il generale assiro Oloferne.
Analisi artistica: L’opera è un esempio della drammaticità caravaggesca, con un uso intenso del chiaroscuro e una rappresentazione realistica della violenza.
Curiosità:
- Il dipinto è stato commissionato dal banchiere Ottavio Costa.
- La modella per Giuditta potrebbe essere Fillide Melandroni.
- L’opera ha influenzato numerosi artisti barocchi nella rappresentazione di scene bibliche.
Ecce Homo (1605)
Descrizione: Cristo è presentato al popolo dopo la flagellazione, con uno sguardo sofferente. Analisi artistica: Caravaggio utilizza la luce per enfatizzare l’espressione di Cristo, creando un’immagine di grande impatto emotivo.
Curiosità:
- Il dipinto è conservato al Museo del Prado di Madrid.
- È stato recentemente attribuito a Caravaggio e torna in Italia dopo secoli.
- L’opera è un esempio della maturità artistica del pittore.

Ritratto di Maffeo Barberini (1598–1603)
Descrizione: Il futuro Papa Urbano VIII è raffigurato con uno sguardo intenso e penetrante.
Analisi artistica: Caravaggio rompe con la tradizione dei ritratti ufficiali, presentando un’immagine realistica e psicologicamente profonda.
Curiosità:
- Il dipinto è stato attribuito a Caravaggio nel 1963.
- È esposto per la prima volta al pubblico in questa mostra.
- L’opera mostra l’influenza del naturalismo caravaggesco nel ritratto.
San Francesco in estasi (1595–1596)
Descrizione: San Francesco è raffigurato in un momento di estasi mistica, sorretto da un angelo.
Analisi artistica: Caravaggio rappresenta la spiritualità con un realismo toccante, utilizzando la luce per evidenziare la figura del santo.
Curiosità:
- Il dipinto è stato commissionato dal banchiere Ottavio Costa.
- È uno dei primi esempi di pittura sacra di Caravaggio a Roma.
- L’opera è considerata un capolavoro della pittura religiosa barocca.
San Giovanni Battista – Il santo giovane e malinconico
Descrizione dell’opera
In questo dipinto, Caravaggio raffigura San Giovanni Battista non come il classico profeta severo e ascetico, ma come un adolescente sensuale e pensieroso. È seduto su un drappo rosso, appoggiato a un bastone a forma di croce, simbolo del suo destino cristiano. Ai suoi piedi, un agnello, simbolo di Cristo, osserva silenzioso. La figura emerge da uno sfondo scuro, senza elementi paesaggistici, in un’atmosfera rarefatta e atemporale.
L’illuminazione tagliente mette in evidenza la muscolatura giovane ma non idealizzata, e il volto assorto, quasi malinconico. È un San Giovanni umano, terreno, non mistico ma introspettivo, immerso nei suoi pensieri. La composizione, essenziale ma potente, è dominata da toni caldi e terrosi, con accenti aranciati e rossi che contrastano con la profondità dell’ombra.

Analisi artistica
Questo San Giovanni Battista è un esempio maturo della poetica caravaggesca: un santo non trasfigurato, ma intensamente reale. Caravaggio rompe con la tradizione iconografica del Battista pellegrino e lo colloca in una dimensione ambigua, tra spiritualità e bellezza sensuale. È stato letto anche in chiave simbolica: la giovinezza del corpo contrasta con la gravità dello sguardo, e l’agnello (in posa simile a quella delle nature morte) accentua l’idea di sacrificio imminente.
Dal punto di vista compositivo, la diagonale tracciata dal corpo di Giovanni e dal bastone guida l’occhio dello spettatore in un percorso visivo che sottolinea il contrasto tra luce e ombra. Lo sfondo neutro fa sì che tutta l’attenzione ricada sulla figura umana, in linea con il realismo drammatico di Caravaggio.
Questa versione del Battista ha avuto enorme fortuna critica, al punto da influenzare numerosi artisti successivi (da Guido Reni a Ribera), e oggi è considerata uno dei più profondi ritratti spirituali dell’intera produzione caravaggesca.
Tre curiosità verificate
- Modello ricorrente: Si ritiene che il modello usato da Caravaggio per questo San Giovanni fosse lo stesso giovane ritratto in altri suoi quadri, come il “Bacco” e “Amor Vincit Omnia”. Il suo nome potrebbe essere Mario Minniti, un allievo e amico intimo del pittore, che posò per diverse opere tra il 1596 e il 1602.
- Opera commissionata in ambiente privato: A differenza di molti dipinti a soggetto religioso destinati a chiese o committenze pubbliche, questo “San Giovanni” fu realizzato per un collezionista privato (probabilmente Ottavio Costa, banchiere e mecenate di Caravaggio). Questo spiega l’atmosfera più intima e la libertà interpretativa dell’artista.
- Controversie sul significato: Per secoli, questo quadro è stato oggetto di dibattiti iconografici: alcuni storici dell’arte l’hanno letto come un’allegoria profana, più che religiosa. Le pose sensuali e lo sguardo sfuggente hanno alimentato interpretazioni ambigue, soprattutto in epoca romantica. Oggi è accettata la lettura di un Giovanni umanizzato, sospeso tra eros e misticismo.
La Flagellazione di Cristo (1607)
Descrizione:
Cristo viene brutalmente colpito da due carnefici, in una scena cupa e concentrata sull’intensità emotiva del momento.
Analisi artistica:
Quest’opera è uno dei massimi esempi del Caravaggio maturo. Il pathos e la fisicità dei corpi sono enfatizzati dal contrasto tra buio e luce. Il corpo di Cristo, piegato e sofferente, emerge con forza dal fondo scuro, mentre i volti dei flagellatori sono parzialmente oscurati, conferendo un senso di anonimato alla violenza. La composizione è quasi teatrale, ma priva di ogni enfasi retorica: tutto è crudo, reale, spoglio.
Curiosità:
- L’opera è custodita nel Museo di Capodimonte, a Napoli, ma è stata concessa eccezionalmente in prestito per la mostra “Caravaggio 2025”.
- Si tratta di una delle tele realizzate nel periodo in cui Caravaggio viveva in fuga dopo l’omicidio di Ranuccio Tomassoni.
- La rappresentazione di Cristo sofferente è vista da molti critici come un autoritratto spirituale dell’artista, in un momento in cui si sentiva perseguitato e abbandonato.
Perché visitare “Caravaggio 2025” è un’esperienza unica
“Caravaggio 2025: Guida ai 10 Capolavori da Non Perdere a Palazzo Barberini” non è soltanto un titolo: è un invito alla scoperta di un artista che ha rivoluzionato per sempre il modo di vedere, dipingere e raccontare la realtà. Ogni quadro esposto nella mostra – sia esso celebre o meno noto – è una tappa nel viaggio complesso e drammatico della sua vita, della sua evoluzione pittorica e della sua continua sfida alla convenzione.
Domande frequenti sulla mostra “Caravaggio 2025” a Palazzo Barberini
- Quali sono gli orari di apertura della mostra?
La mostra è aperta dal lunedì alla domenica. Dal lunedì al mercoledì, l’orario è dalle 9:00 alle 20:00; dal giovedì alla domenica, dalle 9:00 alle 22:00. La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura. - È necessario prenotare i biglietti in anticipo?
Sì, la prevendita è obbligatoria e il biglietto è nominativo. È consigliato acquistare i biglietti online per evitare code e garantire l’accesso, specialmente nei weekend e nei giorni festivi. - Come posso raggiungere Palazzo Barberini?
Palazzo Barberini si trova in Via delle Quattro Fontane, 13, Roma. È facilmente raggiungibile con la metropolitana linea A, fermata Barberini, e con diverse linee di autobus, tra cui 53, 61, 62, 63, 80, 81, 83, 160, 492 e 590.
4. Quali sono i prezzi dei biglietti?
- Intero: €18,00
- Ridotto (18–25 anni): €15,00
- Ridotto (possessori di Gallerie Nazionali Pass e convenzioni): €12,00
- Integrato (mostra + Gallerie Nazionali di Arte Antica): €25,00
- Integrato ridotto (18–25 anni): €17,00
- Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di specifiche discipline, dipendenti del Ministero della Cultura, membri ICOM, guide e interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola con idonea attestazione.
- È disponibile un’audioguida?
Sì, l’audioguida ufficiale in italiano e inglese è inclusa nel biglietto d’ingresso. Può essere scaricata sul proprio smartphone tramite l’app AudioCulture o richiesta in formato tradizionale in biglietteria, fino ad esaurimento disponibilità.
Dunque?
Caravaggio, con il suo realismo brutale e la sua capacità unica di dare vita ai soggetti sacri, è oggi più contemporaneo che mai. Le sue opere parlano direttamente allo spettatore, senza filtro, senza idealizzazione. Ed è proprio questa forza comunicativa, questa tensione tra bellezza e violenza, che continua a emozionare e a interrogare il pubblico di ogni epoca.
La mostra a Palazzo Barberini offre non solo un’occasione per vedere da vicino opere spesso inaccessibili, ma anche un allestimento pensato per guidare il visitatore nell’universo morale, estetico e psicologico del Merisi. Con un apparato critico curato da storici dell’arte di livello internazionale, supporti multimediali e confronti inediti tra dipinti coevi, “Caravaggio 2025” si impone come uno degli eventi artistici più rilevanti dell’anno a livello europeo.
Che siate appassionati di pittura barocca, visitatori curiosi, studenti o semplici amanti della bellezza, questa mostra rappresenta un’occasione imperdibile per confrontarsi con uno dei geni più rivoluzionari dell’arte occidentale. E, come suggerisce il titolo dell’articolo, Caravaggio 2025: Guida ai 10 Capolavori da Non Perdere a Palazzo Barberini, è proprio attraverso questi dieci dipinti che si può cogliere, nella sua essenza più viva, il linguaggio visionario e provocatorio del maestro della luce.
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