
50 Curiosità su Papa Leone XIV: chi è il nuovo Papa?
Simbolismi, biografia e aneddoti. Chi è Papa Prevost e come la pensa?
L’elezione di Robert Francis Prevost come Papa Leone XIV ha segnato un momento storico per la Chiesa cattolica. In questo articolo “50 Curiosità su Papa Leone XIV: chi è il nuovo Papa?”, esploreremo 50 curiosità affascinanti.
L’8 maggio 2025, giorno della tradizionale Supplica alla Madonna di Pompei, il cielo sopra Piazza San Pietro si è tinto di emozione e simboli. Poco prima della fumata bianca, una famiglia di gabbiani si è posata sul tetto della Cappella Sistina: un’apparizione che ha subito catturato l’immaginazione dei fedeli, interpretata da molti come un segno di continuità e speranza con il 2013, quando un altro gabbiano entrò in scena durante l’annuncio papale. Alle 18:07, la fumata bianca ha annunciato al mondo l’elezione del nuovo pontefice: il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV.
Con lui, la Chiesa cattolica inaugura un pontificato ricco di significati storici e simbolici: è il primo Papa originario degli Stati Uniti, il primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino, e il primo ad assumere il nome “Leone” dopo oltre 120 anni. Un nome che richiama forza, dottrina e un forte senso pastorale, eredità soprattutto di Leone XIII, il “Papa dei lavoratori”.
Questo articolo raccoglie 50 curiosità affascinanti su Papa Leone XIV, il conclave che lo ha eletto, e i papi del passato che hanno portato lo stesso nome. Tra coincidenze sorprendenti, tratti inediti della sua vita e riflessioni sul futuro della Chiesa, scopriamo chi è davvero questo nuovo pontefice chiamato a guidare i cattolici nel cuore del XXI secolo.
Indice
ToggleChi è Robert Francis Prevost: 20 curiosità su Papa Leone XIV
Curiosità su Papa Leone XIV: chi è il nuovo Papa?
- Primo Papa americano: Robert Francis Prevost è il primo pontefice nato negli Stati Uniti, precisamente a Chicago il 14 settembre 1955.
- Origini multiculturali: Ha radici francesi, italiane e spagnole, riflettendo la diversità culturale della Chiesa moderna.
- Formazione agostiniana: È stato membro dell’Ordine di Sant’Agostino, servendo come priore e direttore della formazione
- Missionario in Perù: Ha trascorso oltre un decennio come missionario in Perù, diventando cittadino peruviano e servendo come vescovo di Chiclayo.
- Prefetto del Dicastero per i Vescovi: Nel 2023, è stato nominato da Papa Francesco come prefetto del Dicastero per i Vescovi, influenzando le nomine episcopali globali.
- Elezione il 8 maggio 2025: È stato eletto Papa il 8 maggio 2025, durante il secondo giorno del Conclave.
- Nome papale Leone XIV: Ha scelto il nome Leone XIV, richiamando il pontefice Leone XIII, noto per l’enciclica “Rerum Novarum”.
- Nomen omen: “Prevost” deriva dal latino “praepositus”, che significa “posto al comando”, un titolo usato per indicare autorità ecclesiastiche.
- Conoscenza linguistica: Parla fluentemente inglese, spagnolo, italiano e francese, facilitando la comunicazione con diverse comunità cattoliche.
- Educazione accademica: Ha studiato matematica e filosofia presso l’Università di Villanova, ottenendo successivamente gradi avanzati in teologia e diritto canonico.
Altre curiosità sul nuovo papa. Chi è e come la pensa?
- Stile di vita umile: È noto per la sua umiltà e per evitare i riflettori, preferendo concentrarsi sul servizio pastorale.
- Supporto a Papa Francesco: Ha sostenuto le riforme di Papa Francesco, in particolare quelle legate alla giustizia sociale e all’inclusività.
- Attenzione ai migranti: Durante il suo ministero in Perù, ha lavorato con migranti venezuelani, mostrando compassione e supporto.
- Elogi internazionali: La sua elezione è stata accolta positivamente da leader mondiali, tra cui Barack Obama e Volodymyr Zelensky.
- Messaggio inaugurale: Nel suo primo discorso come Papa, ha enfatizzato la pace, il dialogo e la compassione.
- Età al momento dell’elezione: Aveva 69 anni quando è stato eletto, un’età che combina esperienza e vitalità.
- Contributo accademico: Ha insegnato diritto canonico, patristica e morale nel Seminario Maggiore “San Carlos e San Marcelo” in Perù.
- Vicario giudiziario: Ha servito come vicario giudiziario nell’Arcidiocesi di Trujillo, contribuendo all’amministrazione della giustizia ecclesiastica.
- Coincidenza significativa: La sua elezione è avvenuta l’8 maggio, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, una coincidenza vista da molti come provvidenziale.
- Impegno per l’evangelizzazione: Ha sottolineato l’importanza dell’evangelizzazione e dell’accoglienza nella Chiesa, promuovendo un messaggio di inclusività.
Il Conclave del 2025: 10 curiosità
- Numero record di cardinali: Il Conclave del 2025 ha visto la partecipazione di 133 cardinali elettori, il numero più alto nella storia.
- Diversità geografica: I cardinali provenivano da 71 paesi, inclusi luoghi come la Mongolia e Tonga, riflettendo la globalizzazione della Chiesa.
- Durata del Conclave: Il Conclave è durato due giorni, con l’elezione avvenuta al quarto scrutinio.
- Fumata bianca: La fumata bianca che annunciava l’elezione è apparsa alle 18:07 del 8 maggio 2025.
- Candidati principali: Tra i papabili c’erano il cardinale Pietro Parolin, considerato unificatore, e altri rappresentanti delle diverse correnti ecclesiali.
- Fazioni nel Conclave: Si sono delineate quattro principali fazioni: progressisti, conservatori, unificatori e sostenitori di un Papa italiano.
- Procedura tradizionale: Il Conclave ha seguito la liturgia centenaria, iniziando con l’«Extra Omnes» e proseguendo con le votazioni segrete.
- Annullamento dei simboli papali: Come da tradizione, il Conclave è iniziato il giorno dopo l’annullamento dell’anello del Pescatore e del sigillo papale.
- Supplica alla Madonna di Pompei: La coincidenza tra il Conclave e la Supplica ha aggiunto un significato spirituale all’evento.
- Reazioni globali: L’elezione di un Papa americano ha suscitato entusiasmo e speranza tra i cattolici di tutto il mondo.
I Papi di nome Leone
- Tredici Papi di nome Leone: Prima di Leone XIV, ci sono stati tredici Papi con questo nome, iniziando con Leone I, noto come Leone Magno.
- Leone I (440–461): Conosciuto per aver convinto Attila a non saccheggiare Roma e per il suo ruolo nel Concilio di Calcedonia.
- Leone III (795–816): Ha incoronato Carlo Magno come Imperatore del Sacro Romano Impero nel 800.
- Leone IX (1049–1054): Ha cercato di riformare la Chiesa e ha avuto un ruolo nella separazione tra Chiesa d’Occidente e d’Oriente.
- Leone XIII (1878–1903): Nato Vincenzo Gioacchino Pecci, è noto per l’enciclica “Rerum Novarum”
Focus su Leone XIII
Le 50 Curiosità su Papa Leone XIV: chi è il nuovo Papa? Non sono certo finite. Qui ci concentriamo sui suoi predecessori ed in particolare su Leone XIII.
- Enciclica “Rerum Novarum” (1891): Leone XIII fu il primo Papa a trattare organicamente la “questione sociale” moderna, promuovendo i diritti dei lavoratori e della proprietà privata contro gli eccessi del capitalismo e del socialismo. Fu l’atto di nascita della Dottrina sociale della Chiesa.
- Il “Papa dei lavoratori”: Per via del suo sostegno alla dignità del lavoro umano, Leone XIII è considerato un antesignano dei Papi sociali del Novecento, da Pio XI a Giovanni Paolo II.
- Il più anziano eletto fino ad allora: Quando fu eletto nel 1878, Leone XIII aveva 68 anni, considerata allora un’età avanzata per assumere il pontificato.
- Pontificato lungo e fecondo: Il suo pontificato durò 25 anni, uno dei più lunghi nella storia papale, secondo solo a quello di Pio IX (31 anni) al momento della sua morte.
- Aperto alla scienza: Fu un Papa che incoraggiò il dialogo tra fede e scienza, e sotto il suo pontificato furono migliorati gli strumenti dell’Osservatorio Vaticano.
- Mediatore di pace: Fu coinvolto come mediatore nei conflitti tra Germania e Spagna per le Isole Caroline, dimostrando una spiccata abilità diplomatica.
- Multilinguismo: Leone XIII parlava fluentemente latino, italiano, francese e tedesco e scriveva lettere pastorali con uno stile retorico classico.
- Ammiratore di Dante: Scrisse l’enciclica In Praeclara Summorum per esaltare Dante Alighieri, sottolineando il valore della fede nella sua opera.
Ma anche…
- Modernizzatore prudente: Anche se molto tradizionalista, fu aperto a forme moderne di evangelizzazione e riforma del clero.
- Poeta e letterato: Scrisse poesie in latino classico e fu autore di numerosi testi spirituali, lettere apostoliche e preghiere ancora oggi in uso.
- Sviluppo delle relazioni internazionali: Riaprì canali diplomatici con paesi che avevano interrotto i rapporti con la Santa Sede, come la Francia e il Portogallo.
- Curioso episodio del sogno di Leone XIII: Secondo alcune fonti, dopo aver celebrato la Messa, ebbe una visione in cui Satana chiedeva un secolo per distruggere la Chiesa. Questo lo spinse a comporre la preghiera a San Michele Arcangelo.
- Il “Papa della cultura”: Fondò l’Istituto Biblico e rilanciò gli studi tomistici con l’enciclica Aeterni Patris (1879), che fece del tomismo la filosofia ufficiale della Chiesa.
- Grande longevità: Morì a quasi 94 anni, una rarità per l’epoca, guadagnandosi l’appellativo di “il Papa eterno” tra i suoi contemporanei.
- Influenza su Papi futuri: Giovanni Paolo II lo citava frequentemente come ispirazione; Benedetto XVI ne proseguì lo spirito dottrinale, e anche Papa Francesco ha lodato il suo equilibrio tra tradizione e apertura sociale.
Ma approfondiamo meglio la figura e i simbolismi di questo nuovo Papa…
Papa Leone XIV: biografia, curiosità e visione pastorale del primo pontefice statunitense
Una vita tra Continenti: Dall’Illinois al Soglio Pontificio
Robert Francis Prevost, nato il 14 settembre 1955 a Chicago, è il primo Papa statunitense e il primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino a salire al soglio pontificio, assumendo il nome di Leone XIV il 8 maggio 2025. Di origini franco-italiane e spagnole, ha ottenuto la cittadinanza peruviana nel 2015, riflettendo il suo profondo legame con il Perù, dove ha svolto una lunga missione pastorale.
Dopo aver completato gli studi in matematica, filosofia e teologia presso la Villanova University e la Catholic Theological Union di Chicago, Prevost è stato ordinato sacerdote nel 1982. Nel 1985, inizia la sua missione in Perù, dove ha servito come cancelliere della diocesi di Chulucanas e vicario parrocchiale. Successivamente, ha ricoperto ruoli di leadership nell’Ordine agostiniano, diventando priore generale dal 2001 al 2013.
Nel 2014, Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico di Chiclayo, e l’anno successivo è stato consacrato vescovo. Ha anche servito come amministratore apostolico di Callao e vice-presidente della Conferenza Episcopale Peruviana. Nel 2023, è prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, e nel settembre dello stesso anno è stato creato cardinale.
Aneddoti sulla vita di Papa Prevost: Ceviche e conoscenza dell’italiano
La sua “Peruanizzazione” e l’Amore per il Ceviche:
Dopo quasi 40 anni di vita e ministero in Perù (con alcune interruzioni per studi e servizio a Roma), il Cardinale Prevost si sente profondamente legato alla cultura peruviana. Ha sviluppato un grande amore per il paese e la sua gente, e un aneddoto spesso citato è la sua passione per il ceviche, pesce crudo marinato, il piatto nazionale peruviano. Questo dettaglio culinario sottolinea la sua inculturazione e il suo affetto per la nazione dove ha trascorso gran parte della sua vita sacerdotale ed episcopale.
Il ritorno a Roma e la sfida della Lingua Italiana:
Nonostante avesse studiato a Roma e fosse stato Priore Generale del suo ordine (con sede a Roma), al momento della sua nomina a Prefetto del Dicastero per i Vescovi, una delle sfide iniziali menzionate, seppur con umorismo, è stata quella di “ri-acclimatarsi” pienamente all’uso quotidiano e fluente dell’italiano a livello curiale, dopo tanti anni in cui la sua lingua principale di ministero era stata lo spagnolo in Perù. Pur conoscendo l’italiano, rituffarsi completamente nel contesto romano ha richiesto un breve periodo di “rodaggio” linguistico.
Il motto episcopale In Illo uno unum: cosa significa?

Il motto episcopale di Papa Leone XIV, scelto quando era vescovo, è “In Illo uno unum”, che si traduce dal latino come “In quell’Uno, uno” o più liberamente “In Cristo, siamo una cosa sola”. Questa espressione è tratta da un sermone di Sant’Agostino (Enarrationes in Psalmum 127), dove il santo afferma: “Nos multi in illo uno unum”, ovvero “Noi molti, in quell’Uno, siamo uno”. Il motto riflette profondamente la spiritualità agostiniana, centrata sull’unità nella diversità e sulla comunione in Cristo.
Nel suo stemma episcopale, Prevost ha integrato simboli che richiamano la sua appartenenza all’Ordine di Sant’Agostino e la sua devozione mariana. Il lato destro dello scudo presenta il sigillo dell’Ordine agostiniano, mentre il lato sinistro mostra un giglio bianco su sfondo blu, simbolo della Vergine Maria sotto il titolo dell’Immacolata Concezione, patrona della diocesi di Chiclayo. Sotto lo scudo, il motto “In Illo uno unum” sottolinea l’impegno a promuovere l’autentica unità tra tutte le persone, possibile solo attraverso la comunione in Cristo.
Questo motto non è solo un’espressione teologica, ma rappresenta anche una guida pratica per il ministero pastorale di Papa Leone XIV. Durante il suo servizio come vescovo e successivamente come prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha enfatizzato l’importanza della comunione e dell’unità nella Chiesa, specialmente in un’epoca segnata da polarizzazioni e divisioni. Ha affermato che promuovere l’unità e la comunione è fondamentale, riflettendo il carisma agostiniano e la necessità di vivere l’unità nella Chiesa attraverso l’ascolto del Vescovo di Roma e la partecipazione alla Chiesa universale.
In sintesi, “In Illo uno unum” non è solo un motto, ma una dichiarazione di intenti che permea l’intero pontificato di Papa Leone XIV, orientando la Chiesa verso una maggiore unità e comunione in Cristo.
Curiosità e Coincidenze: Un’elezione ricca di simbolismi
Se ti sta piacendo le 50 Curiosità su Papa Leone XIV: chi è il nuovo Papa? Sappi che ci son ancora molte curiosità da svelare!
- Primo Papa Statunitense e Agostiniano: Leone XIV è il primo pontefice proveniente dagli Stati Uniti e il primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino, segnando una svolta storica nella Chiesa cattolica.
- Nome Pontificio: Ha scelto il nome Leone XIV, evocando la figura di Leone XIII, noto per l’enciclica Rerum Novarum, che affrontava le questioni sociali e dei lavoratori.
- Data dell’Elezione: La sua elezione è avvenuta il 8 maggio 2025, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, una coincidenza significativa per molti fedeli.
- Impegno per i Migranti: Durante il suo ministero in Perù, ha mostrato una particolare attenzione verso i migranti, in particolare quelli venezuelani, sostenendo iniziative umanitarie in loro favore.
- Controversie Gestite con Trasparenza: Ha affrontato accuse relative alla gestione di casi di abusi sessuali sia in Perù che negli Stati Uniti; tuttavia, nessuna prova concreta è contro di lui, che ha sempre promosso la trasparenza e l’accompagnamento delle vittime.
Segni, Profezie e Coincidenze: Il caso di Papa Leone XIV
L’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, avvenuta l’8 maggio 2025, ha suscitato grande interesse non solo per il suo significato storico, ma anche per le coincidenze e le presunte profezie che l’hanno accompagnata. Dalla scelta del nome pontificale alle previsioni di veggenti e intelligenze artificiali, diversi elementi hanno alimentato il dibattito su possibili anticipazioni dell’evento.
Il Nome “Leone XIV” e le Profezie Tradizionali
La scelta del nome “Leone XIV” da parte di Prevost ha richiamato l’attenzione su alcune profezie storiche. In particolare, la quartina 1.35 di Nostradamus menziona un “giovane Leone” che sconfigge un “vecchio” in duello, interpretata da alcuni come un riferimento a un cambiamento significativo nella leadership. Sebbene queste interpretazioni siano speculative, la coincidenza ha alimentato discussioni tra gli appassionati di profezie.
Previsioni contemporanee: veggenti e intelligenze artificiali
Oltre alle profezie storiche, alcune previsioni contemporanee hanno sorprendentemente anticipato l’elezione di Prevost. La veggente Benita Joao, nota per le sue apparizioni nel programma radiofonico spagnolo “Anda Ya”, ha predetto in aprile l’elezione di un Papa statunitense con legami peruviani, descrizione che corrisponde a Prevost. Inoltre, il giorno stesso dell’elezione, il programma “La Ventana” ha consultato ChatGPT, che ha indicato Robert Francis Prevost come probabile nuovo Papa, pochi minuti prima dell’annuncio ufficiale. Sebbene queste previsioni possano essere attribuite a coincidenze o all’analisi di dati disponibili, hanno comunque suscitato sorpresa e interesse.
Simbolismi e coincidenze significative
L’elezione di Prevost è avvenuta l’8 maggio, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, una data significativa per la devozione mariana, soprattutto nel Sud Italia. Nel suo primo discorso, Papa Leone XIV ha invitato i fedeli a pregare per Maria in occasione di questa ricorrenza, sottolineando l’importanza spirituale della data. Inoltre, poco prima della fumata bianca, un gabbiano si è posato sul comignolo della Cappella Sistina, evento interpretato da alcuni come un segno simbolico, simile a quanto accaduto nel 2013 durante l’elezione di Papa Francesco.
In conclusione, l’elezione di Papa Leone XIV ha una serie di coincidenze e previsioni che hanno alimentato l’interesse e la curiosità dei fedeli e degli osservatori. Sebbene molte di queste possano essere attribuite al caso o all’interpretazione soggettiva, contribuiscono a creare un’aura di mistero e significato attorno a questo importante evento nella storia della Chiesa cattolica.
Visione Pastorale: Continuità e Rinnovamento
Come la pensa il nuovo Papa? Papa Leone XIV si presenta come un pontefice che unisce la continuità con il pontificato di Francesco e una propria visione pastorale. Nel suo primo discorso, ha sottolineato l’importanza della pace, dell’inclusione e della giustizia sociale, ribadendo l’impegno della Chiesa verso i poveri e i migranti.
Sulle questioni dottrinali, mantiene una posizione conservatrice, opponendosi all’ordinazione sacerdotale delle donne, pur riconoscendo il ruolo cruciale delle donne nella leadership e nei servizi ecclesiali. Ha affermato che “la clericalizzazione della donna non necessariamente risolve il problema”, invitando a una diversa concezione della leadership nella Chiesa
In ambito ecumenico e interreligioso, Leone XIV promuove il dialogo e la collaborazione, riconoscendo la diversità come una ricchezza. Ha enfatizzato l’unità della Chiesa universale, affermando che “la Chiesa vive in tutte le parti”, sottolineando l’importanza delle comunità locali nel contesto globale.
Il suo pontificato si apre in un momento di sfide globali, tra cui conflitti armati, crisi migratorie e cambiamenti climatici. Leone XIV si propone di guidare la Chiesa con umiltà e determinazione, affrontando queste sfide con una visione pastorale radicata nel Vangelo e nella tradizione della Chiesa.
Con una vita dedicata al servizio, una profonda esperienza missionaria e una visione pastorale inclusiva, Papa Leone XIV si presenta come un leader capace di guidare la Chiesa cattolica nel terzo millennio, affrontando le sfide contemporanee con fede, speranza e carità.
Il Leone: forza, sapienza e protezione nella tradizione Cristiana
Ma cosa simboleggia il leone in ambito ecclesiastico? Il leone è uno dei simboli più antichi e ricchi di significato nella tradizione cristiana e universale. Nella Chiesa, il leone rappresenta coraggio, regalità, vigilanza e autorità spirituale. È presente in modo particolarmente forte nell’iconografia cristiana fin dalle origini: tra i quattro Evangelisti, San Marco è simboleggiato proprio da un leone alato, immagine che unisce maestosità e dimensione divina. Questo simbolo richiama la voce “che grida nel deserto”, e dunque la forza della Parola che scuote e guida.
Ma il leone è anche una figura ambivalente nella Bibbia. Da un lato, incarna il potere e la protezione: Cristo stesso è chiamato “il Leone della tribù di Giuda” (Apocalisse 5,5), riferimento messianico alla discendenza davidica e al ruolo regale di Gesù.
Dall’altro, può simboleggiare anche il pericolo: San Pietro ammonisce i cristiani ricordando che “il diavolo, come leone ruggente, va in giro cercando chi divorare” (1 Pietro 5,8), a sottolineare la necessità della vigilanza e della preghiera.
I leoni simbolo di maestà
Nella tradizione dei Papi, il nome Leone è il nome di figure forti, riformatrici e dottrinali, come Leone I “Magno”, che nel V secolo difese la dottrina cristiana contro le eresie e affrontò Attila per salvare Roma, o Leone XIII, che aprì la Chiesa al confronto con la modernità. Il leone, dunque, non è solo simbolo di potere, ma anche di custodia della fede, sapienza pastorale e lotta per la giustizia.
Fuori dall’ambito religioso, il leone è da sempre emblema di maestà e sovranità. In molte culture antiche – dall’Egitto alla Persia, dall’Impero romano fino al Medioevo europeo – il leone rappresentava il re degli animali, icona di forza e protezione. Nelle araldiche civili e nobiliari è tuttora il simbolo per eccellenza della regalità e della nobiltà d’animo.</p>
Quando Robert Francis Prevost ha scelto il nome di Leone XIV, ha evocato non solo una linea papale potente e storica, ma anche l’archetipo spirituale del pastore forte e vigilante, pronto a difen
dere il gregge con saggezza e fermezza. Il suo nome, nel contesto attuale, diventa così un programma di pontificato: una chiamata alla guida profetica, alla custodia del Vangelo e alla resistenza alle forze che minacciano la dignità umana e la coesione spirituale.
Conclusione: tra storia, coincidenze e rinnovamento spirituale
Leone XIV non è solo il successore di una lunga linea di pontefici, ma incarna molte delle qualità dei suoi predecessori e del tempo in cui è stato eletto.
Tra le curiosità etimologiche (come il significato del suo cognome “Prevost”, da praepositus, cioè “preposto”, “capo”), le coincidenze simboliche (come l’elezione nel giorno della Supplica a Pompei), e il forte legame con l’eredità spirituale di Leone XIII, la sua figura si carica di significati profondi.
Il Conclave del 2025 ha rappresentato una Chiesa in trasformazione, non più eurocentrica, ma globale e inclusiva. La scelta di un Papa americano, missionario e agostiniano, è un segnale preciso della direzione della Chiesa: una fede incarnata, servizievole, attenta agli ultimi.
Anche i richiami al nome Leone, portato da Papi guerrieri, teologi, riformatori e santi, si caricano di valore. Non è un nome scelto a caso: è l’annuncio di un pontefice pronto a ruggire contro le ingiustizie, ma anche capace di guidare il popolo con sapienza e fermezza.
In definitiva, queste 50 curiosità ci aiutano a comprendere meglio non solo il nuovo Papa, ma anche la ricchezza della tradizione cattolica e la straordinaria complessità del momento storico che stiamo vivendo.
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